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Contributi agricoli PAC bloccati? Scopri come sollecitare AGEA/ARGEA ed ottenere il pagamento
AGEA/ARGEA ed ottenere il pagamento | Avvocato Mengoni

Contributi agricoli PAC bloccati? Scopri come sollecitare AGEA/ARGEA ed ottenere il pagamento

La gestione dei contributi della Politica Agricola Comune (PAC) da parte di AGEA e degli Enti Pagatori Regionali, come ARGEA, è soggetta a continui aggiornamenti e a un quadro normativo complesso. Sempre più frequentemente, gli agricoltori si trovano a fronteggiare ritardi ingiustificati nei pagamenti anche dopo la conclusione delle verifiche.

Uno dei principali motivi alla base del mancato o tardivo versamento è legato all’esito dei controlli sul terreno dichiarato nella Domanda Unica di Pagamento, i quali possono far emergere anomalie o discordanze tra quanto dichiarato e quanto rilevato tecnicamente tramite fotointerpretazione o sopralluoghi.

1. CONTROLLI AGEA/ARGEA: TIPOLOGIE E CONSEGUENZE

L’AGEA, in qualità di Organismo di Coordinamento, e gli enti pagatori come ARGEA, effettuano controlli amministrativi e in loco per verificare:
• La corrispondenza tra superficie dichiarata e superficie realmente ammissibile;
• Il rispetto delle condizionalità (buone pratiche agricole e ambientali);
• L’effettiva titolarità o disponibilità giuridica del terreno (proprietà, affitto, comodato, ecc…).

Ai sensi del Regolamento (UE) 1306/2013 e delle norme attuative nazionali, le conseguenze in caso di irregolarità sono:
Riduzioni percentuali del contributo spettante;
Sanzioni più gravi in caso di recidiva o dolo, fino all’esclusione dal regime di aiuto;
Recuperi di somme già pagate.

2. IL CASO: UN’AGRICOLTORE E UN PAGAMENTO BLOCCATO DA OLTRE UN ANNO

Nel caso seguito dallo scrivente, un imprenditore agricolo con azienda in zona collinare ha ricevuto, a seguito di controllo da parte dell’ente pagatore ARGEA, una comunicazione formale di riduzione dell’importo spettante dovuta a un’anomalia nel terreno dichiarato (difformità catastale ed errore di sovrapposizione di parcelle).
L’importo rettificato ammontava a € 26.000, ufficializzato con esito istruttorio definitivo e inserito nei sistemi AGEA.
A distanza di oltre un anno dalla comunicazione, tuttavia, il pagamento non è stato ancora effettuato per “problematiche burocratiche”, senza che sia mai stata notificata all’agricoltore alcuna sospensione formale né richiesta di documentazione integrativa.
 

3. LA TUTELA GIURIDICA: COSA PUÒ FARE L’AGRICOLTORE

In questi casi, è fondamentale attivare strumenti di tutela amministrativa e, se necessario, legale. Si segnalano in particolare:
a) Istanza di sollecito formale all’Ente Pagatore
Presentata tramite PEC o attraverso il CAA delegato, contenente:
• Riferimenti alla domanda unica;
• Richiesta di chiarimenti e motivazione del ritardo;
• Diffida a procedere entro termine congruo.

b) Richiesta di accesso agli atti (L. 241/90)
Per ottenere copia del fascicolo istruttorio, verbali di controllo, atti ostativi al pagamento.

c) Ricorso al TAR o al Giudice Ordinario (se c’è silenzio-rigetto)
Dopo l’inutile decorso di 30 o 60 giorni dal sollecito, si può agire giudizialmente per ottenere:
• Accertamento del diritto al contributo;
• Condanna dell’ente al pagamento e risarcimento danni da ritardo.

4. CONSIDERAZIONI FINALI

Il ritardo nei pagamenti PAC non è un destino inevitabile. L’agricoltore non è privo di strumenti: la legge gli riconosce il diritto a ricevere il pagamento entro i termini previsti, e impone alla pubblica amministrazione l’obbligo di trasparenza, motivazione e tempestività.

In un contesto agricolo sempre più burocratizzato, la consulenza legale preventiva e l’uso consapevole dei propri diritti possono fare la differenza tra una perdita subita e un diritto riconosciuto.

 

 
Alcuni articoli relativi alla PAC – AGEA – RITARDI NEI PAGAMENTI:
Un contratto agrario stipulato senza l’assistenza dell’associazione di categoria può essere utilizzato per la domanda PAC?
L’AGEA non paga: cosa fare?

 

 
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