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Notiziario Agro-Giuridico: il Diritto Vitivinicolo

Notiziario Agro-Giuridico: il Diritto Vitivinicolo

 

CHE COS’È IL DIRITTO VITIVINICOLO

Master di Specializzazione in Diritto Vitivinicolo  |  Avvocato Gianluca MengoniÈ un complesso di norme di diritto amministrativo, civile, agrario, comunitario e penale che regolamentano le aziende produttrici di vino in tutte le sue fasi, dalla raccolta del prodotto, alla trasformazione/gestione fino alla commercializzazione. Il vino è definito il prodotto ottenuto dalla fermentazione alcolica totale o parziale di uve fresche, pigiate o non o di mosto di uve. Deve avere una gradazione effettiva non inferiore a 9° (in Italia) e non superiore a 15°. E’ vietato vinificare uve da tavola.

IMPORTANZA ECONOMICA DEL VINO

Il vino è il prodotto agricolo più importante per il contributo che da all’economia italiana dal momento che è il prodotto più esportato, nel 2016 ha raggiunto 5,6 miliari di euro. Le preferenze del vino italiano cresce ovunque in Francia (+11%) Stati Uniti (+8%) Australia (+21%) e Cile (+60%). Lo spumante italiano, grazie al Prosecco, trova ampio consenso in Gran Bretagna (+50), Russia (+31%) e Cina (+101%). Nel 2016 il contributo maggiore alla crescita nel Nordest d’Italia è stato dato dall’agricoltura (+4,5%) seguono commercio, trasporti e comunicazioni (+2,3%) e industria (+1,8%).

Sono circa 500 mila i titolare di vigneti impegnati a coltivare circa 650 mila ettari, dei quali 480 mila classificati in:
denominazione origine controllata garantita (DOCG);
denominazione origine controllata (DOC);
indicazione geografica tipica (IGP)

Assai frammentata la trasformazione di uva in vino:
– 200 mila circa imprese e 35 mila ditte imbottigliatrici;
– fatturato complessivo 14 miliardi di euro;
– sono impegnati nel settore circa 1.200.000 persone

Diritto Vitivinicolo | Avvocato Gianluca Mengoni

CARATTERE DELLA NORMATIVA NEL DIRITTO VITIVINICOLO

Il processo di integrazione europea ha prodotto un graduale e continuativo slittamento dei poteri legislativi di singoli Stati alla UE specie per i prodotti agricoli. Il carattere dettagliato delle norme e il susseguirsi a breve distanza di tempo di atti modificativi di disposizioni precedenti, hanno determinato una vera giungla legislativa. Il settore vitivinicolo oggi è disciplinato da ben 20 regolamenti comunitari, oltre a leggi e decreti nazionali.

PRINCIPALE FONTE NORMATIVA DEL DIRITTO INTERNO

La legge n.238 del 12/12/2016 detta “Testo Unico del Vino”, disciplina le norme nazionali per la produzione, la commercializzazione, l’etichettatura, la gestione, i controlli e il sistema sanzionatorio dei prodotti vitivinicoli di cui ai reg. UE 1308/13 e 1306/13.
La sezione del Testo che disciplina CONTROLLI E VIGILANZA, è la parte dove è più consigliata l’assistenza di un legale. L’autorità competente al controllo per l’osservanza delle norme dei Regolamenti UE è il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali mentre spetta alle Regioni il controllo su:
– vigneti di uve da vino e verifica dei requisiti di legge;
– autorizzazioni per nuovi impianti e relativa esecuzione;
– allineamento della superficie vitale con lo schedario viticolo;
– idoneità delle rivendicazioni per DOP e IGP

OBBLIGO DI FORNIRE CAMPIONI

Chiunque produce, prepara, detiene o pone in vendita sostante destinate all’alimentazione è tenuto a fornire gratuitamente ai funzionari incaricati del controllo, campioni di tale sostanze. Fino a quando l’indagine tecnico-amministrativa non abbia accertato la mancata corrispondenza alle prescrizioni di legge, il semplice prelievo di campioni costituisce svolgimento di attività amministrativa e quindi non trova applicazione il diritto di difesa.

LA CONTESTAZIONE

Gli addetti al controllo, quando accertano la violazione di norme, la contestano al trasgressore entro 90 giorni nel caso in cui non possano farlo al momento dell’accertamento. Se esperite le analisi, i campioni non corrispondono ai requisiti di legge, il capo del laboratorio trasmette denuncia all’Ufficio Giudiziario se il fatto costituisce reato e all’Ufficio competente ad emettere ingiunzione, se si tratta di illecito amministrativo, unendovi il verbale di prelievo e certificato analisi.

REVISIONE ANALISI E DIFESA TECNICA

La revisione va proposta entro 15 giorni dal ricevimento della comunicazione. Nella domanda viene nominato il proprio difensore e il consulente tecnico che potrà assistere alle operazioni. L’analisi è eseguita da determinati istituti dell’Amministrazione Statale (per i vini, il laboratorio centrale di Roma Ispettorato Repressioni Frodi). Il consulente tecnico, assistendo alle operazioni, potrà interloquire con gli analisti e formulare rilievi da riportare nel verbale, che potranno essere valutate dal Giudice.

RICHIESTA AUDIZIONE PERSONALE

Indipendentemente dall’accertamento, l’interessato ha la possibilità di far pervenire all’Autorità scritti difensivi e documenti e la richiesta di essere sentito di persona entro 30 giorni dalla contestazione.

LA DIFFIDA

Si tratta di un invito formale contenuto nel verbale di contestazione ad adempiere entro 20 gg nei modi indicati per sanare l’illecito amministrativo.
E’ applicabile nei casi in cui sia prevista la sola sanzione amministrativa pecuniaria, purchè:
– sia accertata per la prima volta;
– l’infrazione sia sanabile
Sanabili sono gli errori e omissioni formali che possono essere regolarizzate.
Per prima volta si ritiene che il periodo di osservazione sia il quinquennio precedente.

SISTEMA SANZIONATORIO

Il trattato UE non prevede sanzioni per la violazione dei regolamenti comunitari. Spetta agli Stati membri assicurare l’efficacia del diritto comunitario secondo l’ordinamento interno con adeguate sanzioni, ma con inevitabile difformità di trattamento tra gli Stati. La nuova Legge 238/16 prevede sanzioni amministrative con la pregiudiziale salvo che il fatto costituisca reato.

CONTRATTI NEL SETTORE VITIVINICOLO

L’art. 62 Legge 27/2012 disciplina le relazioni commerciali di cessioni di prodotti agricoli e quindi anche il vino. Questa norma è una vera rivoluzione perché definisce con regole precise i requisiti che devono avere i contratti di vendita, che prima del 2012 erano lasciati ai rapporti di forza commerciale fra le parti.

FORMA SCRITTA

I contratti che hanno ad oggetto la cessione di prodotti agricoli e alimentari ad eccezione di quelli conclusi con il consumatore finale, sono stipulati in forma scritta e debbono indicare la durata, le quantità e le caratteristiche del prodotto venduto, il prezzo, le modalità di consegna e di pagamento. I contratti devono essere informati a principi di trasparenza, correttezza, proporzionalità e reciproca corrispettività delle prestazioni, con riferimento ai beni forniti. La nullità del contratto può essere rilavata anche dal Giudice.

PRATICHE COMMERCIALI SLEALI NEL VITIVINICOLO

Nelle relazioni commerciali tra operatori economici è VIETATO dall’art. 62 com. 2 L 27/2012 adottare condotte commerciali sleali che risultano tali, tenendo conto anche del complesso delle relazioni commerciali che caratterizzano le condizioni di approvvigionamento. L’art. 2598 c.c. definisce atti di concorrenza sleale chiunque:
1. usa nomi o segni distintivi idonei a produrre confusione con nomi o segni distintivi altrui;
2. diffonde notizie atte a creare discredito sull’attività di un concorrente.

TERMINI DI PAGAMENTO

L’art. 60 com. 3 L. 27/2012 disciplina le modalità di pagamento:
– per merci deteriorabili entro termine 30 gg;
– per le altre merci entro termine 60 gg
Per il vino è previsto un regime speciale. Il corrispettivo deve essere pagato entro 60 gg dal momento della consegna o ritiro della merce, non dall’emissione fattura

QUANDO DECORRONO GLI INTERESSI

Dalla scadenza dei termini di 30/60 gg si applica i tasso del 12.05%

SANZIONI

Salvo che il fatto costituisca reato, il contraente che contravviene agli obblighi disciplinati dal comma 1 (forma scritta). Comma 2 (concorrenza sleale) e comma 3 (termini dio pagamento) è sottoposto a sanzione amministrativa.

CHI EFFETTUA CONTROLLI E SANZIONI

L’Autorità Garante Concorrenza e Mercato è incaricata della vigilanza sull’applicazione della sanzioni, avvalendosi della Guarda di Finanza. La nuova normativa si applica a tutti i contratti stipulati dal 24/10/2012.

RECUPERO CREDITI NEL SETTORE VITIVINICOLO

I crediti insoluti nell’ambito delle aziende vitivinicole sono molti frequenti, forse per una cattiva educazione dell’imprenditore più concentrato a fare fatturato che gestire i propri crediti.
Consigli pratici per il recupero crediti
– monitorare le scadenze delle fatture;
– al primo insoluto inviare raccomandata o Pec di sollecito pagamento entro 20/30 gg
In caso di esito negativo, passaggio al legale.
1.Fase stragiudiziale
– analisi preventiva posizione del debitore, con visura Camera Commercio e Protesti;
– chiedere informazioni eventuale agente di vendita;
– invito negoziazione assistita ai sensi L. 162/2014, che è una procedura stragiudiziale per le controversie aventi ad oggetto una domanda di pagamento per somme non eccedenti € 50.000,00
Se la negoziazione assistita risulta infruttuosa:
2.Fase giudiziale
– deposito ricorso decreto ingiuntivo, producendo copia fatture con autentica notarile o copia semplice fatture con documento trasporto sottoscritto cliente;
– notifica decreto ingiuntivo al debitore;
– se entro 40 gg dalla notifica del decreto il debitore non paga, si richiede formula esecutiva;
– successivamente si procede alla notifica atto di precetto con termine di 10 gg per provvedere al pagamento;
– trascorsi 10 gg dalla notifica atto precetto, senza che il debitore abbia pagato, si procede alla fase esecutiva con pignoramento mobiliare, presso terzi oppure immobiliare
 

 

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