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Osimo 2014: “Istruzioni per una Campagna Elettorale”

Osimo 2014: “Istruzioni per una Campagna Elettorale”

Dal 50 a.C. (al tempo di Marco Tullio Cicerone) ad oggi… in 2000 anni non è cambiato niente!   

Siamo in piena campagna elettorale, il 25 maggio anche ad Osimo ci saranno le votazioni per le europee e le amministrative e da appassionato di storia dell’antica Roma mi è venuta la curiosità di sapere come si le stesse si svolgevano a quei tempi.

Mi sono andato a leggere il “Commentariolum Petitionis”, una sorta di opuscolo sulla campagna elettorale indirizzato a Cicerone dal fratello Quinto e contenente dei consigli su come organizzare la propaganda per farsi eleggere console e di seguito riporto i passi più interessanti:

“La candidatura alle magistrature comporta l’attenzione a due questioni, la fedeltà degli amici e la volontà del popolo.

La fedeltà degli amici si guadagna con favori, attenzioni, cordialità e simpatia di carattere. Il nome amico in campagna elettorale si usa in maniera più ampia che nella vita di sempre: infatti bisogna ritenere amico chiunque sia minimamente ben disposto verso di te, ti apprezzi, si faccia vedere a casa tua…

Dato che le persone sono portate a guardare di buon occhio e sostenere un candidato per tre motivi, i favori ricevuti, la speranza di riceverne altri, la stima…

Anche se bisogna sempre basarsi sulle vecchie amicizie e fidate, tuttavia durante una campagna elettorale si possono conoscere molte persone utilissime. Infatti questo è il vantaggio di un’operazione che per il resto è foriera di infinite seccature: in qualunque altro momento, prestare favori a destra e a manca potrebbe sembrare assurdo; al contrario durante una competizione elettorale è il comportamento più normale, altrimenti non sembreresti neppure un candidato…

Cerca persone da ogni regione, conoscili, avvia dei rapporti, fattili amici, sincerati che ti facciano propaganda nella loro zona; usa i discorsi giusti perché lo capiscano. La gente dei municipi e delle campagne ritiene di essere nostra amica se solo la chiamiamo per nome…

Delle amicizie ho detto abbastanza; ora devo parlare dell’altra parte della campagna, il parere del popolo…

Per guadagnartelo, devi dare prova di conoscere le persone per nome, lusingarle, essere sempre presente, essere ben disposto, famoso…

Per quanto riguarda la presenza, non ci sono regole, basta che vi sia: è certamente utile non essere mai lontani…

Alla gente non basta che un candidato faccia promesse, devono essere abbondanti e fatte con rispetto. Perciò aggiungo questo consiglio: ciò che non puoi fare, negalo con cortesia, oppure non negarlo affatto: il primo è il comportamento dell’uomo per bene, il secondo del buon candidato…”

E’ incredibile, ma in 2000 anni il comportamento della politica è rimasto lo stesso, è cambiata soltanto la morale; quello che nella repubblica dell’antica Roma era perfettamente legale ed eticamente irreprensibile, oggi è diventato penalmente rilevante o quanto meno immorale, ma questa non è una priorità per la politica attuale. Non c’è dubbio, conoscere la storia ci rende consapevoli delle nostre origini e del nostro modo di essere.

Avv. Gianluca Mengoni

Riguardo Gianluca Mengoni

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